La coltivazione della vite nel Paese degli Écrins
Uve a 1400 metri di altitudine
Sì, avete letto bene: il vino è stato fatto (e si fa ancora) nelle Hautes-Alpes, a 1.400 m di altitudine. A Les Vigneaux, la coltivazione della vite fa parte dell’arredamento fin dal X secolo. Terrazzamenti in pietra, canali d’irrigazione, presse per larice: tutto è lì per raccontare la storia di nove secoli di ingegno contadino.
Sui soleggiati pendii meridionali, le viti sono salite a 1.450 m. La pietra tratteneva il calore, le massicce presse facevano il resto. Qui non abbiamo coltivato solo uva: segale, fagioli, tutto è stato ottimizzato. Fino al giorno in cui la fillossera, questo parassita proveniente da altrove, ha messo fine alla produzione nel XIX secolo. Le terrazze sono state gradualmente ricoperte di ginestre… ma non dimenticato.
Oggi, l’associazione La Vignetto, a Saint-Martin-de-Queyrières, rilancia l’avventura. Sul sito di La Vignette vengono reimpiantati vecchi vitigni adattati all’altitudine: rosa Clairette, Mondeuse, ecc. Il vino è prodotto in piccole quantità, da gustare sul posto o nei mercati locali.
Dove scoprire la cultura della vite a Les Vigneaux?
- La Vignette – facile passeggiata di 2 km: pressi, calanchi, capanne in pietra, vecchie anfore e persino un habitat troglodita.
- App Hautes-Alpes Heritage : attiva la realtà aumentata e riporta in vita un vecchio torchio.
- Laboratorio di innesto in primavera : un’occasione per imparare, per maneggiare… e di mettere radici un po’ di più.
La coltivazione della vite a Les Vigneaux è una storia di altitudine, di saper fare… e bei momenti condivisi davanti a un drink.
