Le meridiane del Pays des Écrins: quando il tempo si manifesta sulle facciate

Qui il tempo è scritto nella luce. Sui muri delle vecchie case, le meridiane decorano le facciate come tante firme del passato. Installati su richiesta delle famiglie benestanti, non erano solo utili per leggere l’ora: mostravano anche lo status sociale dei loro proprietari.

Come funziona una meridiana

Il principio è semplice ma geniale: uno stile (l’asta di metallo) proietta la sua ombra sul quadrante in base al corso del sole. Il risultato: una lettura diretta dell’ora solare. Niente schermo, niente batteria, solo il sole e un po’ di geometria.

Tra i quadranti più antichi, quello della casa Giraud a L’Argentière-la-Bessée, dipinto nel XVI secolo, è il quadrante più antico. La casa è ora classificata come monumento storico.

Zarbula, maestro dei soli dipinti

Il nome che ricorre spesso nella storia delle meridiane locali? Zarbula. Giovanni Francesco Zarbula, per la precisione. Questo pittore-orologiaio firmò decine di opere colorate nel XIX secolo in tutta la regione di Briançon e fino a Queyras. Ma dietro questo nome c’era senza dubbio un’intera famiglia di produttori di quadranti, uno dei quali ha preso il sopravvento. Le loro opere si riconoscono dalle iniziali Z.G.F. e dalle loro decorazioni: animali, stelle, motti filosofici… A Vallouise, sulla casa di Bardonecchia, si legge: “La vita fugge come l’ombra”.

Vuoi saperne di più?

Per saperne di più, segui Elsa Giraud, guida-docente all’Atelier d’Histoire: ti racconta questi piccoli pezzi di patrimonio con passione.

Dove ammirarli?

  • 📍 L’Argentière-la-Bessée (casa Giraud)
  • 📍 Vallouise (casa di Bardonecchia)
  • 📍 E dappertutto nelle strade assolate dei Paesi dei Conti degli Écrins!

Il tuo alleato: l’app Hautes-Alpes Heritage
🧭 Consiglio: l’applicazione mobile Patrimoine Hautes-Alpes ti guida sul posto e ti svela i segreti di ogni quadrante che incontri.