Il Parco Nazionale degli Écrins

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Fuga Nel cuore degli Écrins

Benvenuti in un mondo in cui ghiacciai, vette e foreste si mescolano per offrire una natura incontaminata e spettacolare. Scopri la sua storia, la sua organizzazione, le sue regole di vita e i siti imperdibili da esplorare, prima di partire alla scoperta di questo grandioso territorio naturale.

I Gioielli Un patrimonio naturale protetto

Un parco nazionale è un’area protetta classificata per preservarne gli ecosistemi, la biodiversità e i paesaggi, consentendo al contempo di accogliere il pubblico. Combina un “nucleo” in cui la protezione è massima e una “zona di adesione” in cui le attività umane sono regolamentate ma autorizzate.

Thibaut BLAIS

Le origini del Parco Nazionale degli Écrins

Le origini risalgono al 1913 con la creazione del “Parc national de la Bérarde”, inizialmente gestito in modo informale per combattere l’erosione e la deforestazione. Dopo diversi statuti intermedi (Parco Nazionale del Pelvoux, Parco Statale), fu finalmente con decreto del Primo Ministro il 6 marzo 1973 che il Parco Nazionale degli Écrins fu ufficialmente creato, su iniziativa degli alpinisti, delle associazioni naturalistiche e del Club Alpino Francese.

Il Parco Nazionale Come funziona?

Istituzione pubblica sotto la supervisione del Ministero della Transizione Ecologica, il Parco Nazionale degli Écrins è amministrato da Gap. È diviso in quattro settori (Champsaur-Valgaudemar, Embrunais, Vallouise-Briançonnais, Oisans-Valbonnais) ciascuno con una Maison du Parc per l’accoglienza e la gestione del territorio. Le sue missioni: tutela degli ambienti e delle specie, ricerca scientifica, educazione ambientale e accoglienza del pubblico.

Il Parco Nazionale degli Écrins è strutturato in diverse zone complementari per conciliare la conservazione e l’uso umano: un nucleo terrestre di quasi 92.000 ettari dove le normative sono le più severe, tra cui una riserva integrale di 700 ettari nella valle del Lauvitel lasciata libera evolvere per la ricerca scientifica, e un’area di appartenenza di 180.000 ettari composta dai 61 comuni che hanno firmato la carta del parco, che stabilisce un ambito di studio e di impegno per lo sviluppo sostenibile. Inoltre, sono presenti diverse riserve naturali e biologiche sparse nell’area di adesione, che proteggono ambienti e specie rare e completano il sistema di conservazione del massiccio.

Regolamento

Al fine di garantire la protezione sostenibile del suo ecosistema unico e di preservare l’integrità dei suoi paesaggi, ecco alcune regole essenziali all’interno del parco:

  • Bivacco autorizzato dalle 19 alle 9 del mattino, a più di un’ora di cammino da qualsiasi strada carrabile e dai limiti del parco.
  • Vietati : fuochi all’aperto, campeggio libero, traffico e sosta di tutti i veicoli nel cuore del parco, campioni di piante e fossili senza esenzioni.
  • Buone pratiche : rispetta la flora e la fauna, porta con te i tuoi rifiuti, rimani sui sentieri segnalati.
Thibaut BLAIS

I luoghi imperdibili del Parco Nazionale degli Écrins

  • La Barre des Écrins (4.102 m): il punto più alto del parco, visibile dalla valle del Bérarde.
  • Il Glacier Blanc : escursione sul ghiacciaio poi rifugio a 2.542 m, vista sulla Meije e sul Pelvoux.
  • Il GR 54 : giro degli Oisans, più di 600 km di sentieri segnalati intorno al massiccio.
  • La Valle del Valgaudemar e le sue cascate : percorso delle cascate alla scoperta del Velo della Sposa.
  • Lago di Lauvitel : sito classificato Natura 2000, accessibile da una pista forestale, perfetto per nuotare in estate.
  • La Riserva Biologica Integrale di Vallonpierre : area rigorosamente protetta per lo studio scientifico.

I tuoi rifugi d’alta quota

Con una quarantina di rifugi sparsi in tutto il cuore del parco, gli Écrins offrono alloggi in quota, da semplici rifugi incustoditi a comodi rifugi con custode. Aperti principalmente da giugno a settembre, permettono di frazionare le lunghe escursioni ed esplorare le alte vette serenamente in tutte le stagioni.